Aldo Motta è nato a Licodia Eubea ma da sempre vive e opera a Catania. Entrato appena diciottenne al vecchio “Corriere di Sicilia”, vi lavorò per quasi vent’anni, prima come redattore sportivo e quindi con la carica di caposervizio alla “Politica”. All’attività giornalistica segue una lunga parentesi in cui si dedica ad attività commerciali, di intrattenimento e culturali. Con lo pseudonimo di “Anonimo Catanese” ha dato alle stampe i seguenti titoli: L’estate ha l’anima nuda, Un’estate e poi niente, Cinquanta poesie inedite, Un racconto intimo, Diario intimo, Un paesino chiamato Acquarosa. Con il proprio nome, invece, ha dato alle stampe i seguenti titoli: A Catania con amore, C’era anche il Corriere di Sicilia, Palcoscenico e dintorni, Le riviste culturali italiane che hanno fatto costume e opinione, Quelle persiane chiuse, Breviario della storia di Catania, Diario di una gentildonna inglese che soggiornò a lungo in Catania, Catania antica in pillole, Racconti di paese, Le incredibili vicende di Grazia Longo rapita per amore ad Aci Sant’Antonio, Catania a pezzi (scritto con Tino Vittorio), Gli antichi mestieri, Catania, una volta. Personaggio eclettico e autore di testi teatrali, è redattore capo di “Arte e Folklore di Sicilia” e collabora con varie riviste letterarie.