Amado Nervo, poeta e diplomatico messicano (Tepic 1870 – Montevideo 1919). Professore di letteratura nella Scuola nazionale preparatoria del Messico; entrato in diplomazia, fu plenipotenziario in Spagna. La sua vastissima opera comprende poesie, romanzi, racconti, cronache, saggi critici, poemi in prosa e un’opera di teatro. Le sue prime raccolte di poesie (Perlas negras, 1898; Poemas panteístas, 1901; Los jardines interiores, 1905) sono caratterizzate dall’influsso del simbolismo francese e del modernismo di Darío che N. aveva conosciuto a Parigi. Con En voz baja (1909) inizia una fase più intimista, non esente tuttavia da ricercatezza di stampo ancora modernista. Seguono: Serenidad (1914); Elevación (1917); El estanque de los lotos (1919); La amada inmóvil (post., 1920) ed El arquero divino (post., 1922). La sua produzione in prosa presenta caratteristiche analoghe a quella poetica: El bachiller (1895); Las almas que pasan (1906); Plenitud (1918); El diamante de la inquietud (1919); Cuentos misteriosos (1919), racconti fantascientifici nei quali si scoprono esperienze metapsichiche, letture di testi religiosi, di filosofi orientali e di Nietzsche.