Anna Pavone è nata a Catania e divide il cuore e le carte tra la sua città e Milano. Ha ammucchiato i lavori e i ricordi dentro borse disordinate. Scrive di libri, scrive sui libri e fa le orecchie alle pagine, così si sentono meglio. Racconta storie a bassa voce, inquadrando in bianco e nero o se c’è un microfono da accendere. Ha affidato alle stampe tre libri e alcuni racconti, alle buche delle lettere centinaia di fogli e altrettanti ne ha lasciati dentro qualche diario o in mezzo agli scontrini della spesa. Per qualche anno si è seduta in cattedra all’università, poi ha iniziato a mettere le sedie in cerchio intorno alla scrittura creativa.