Antonio Amico, dopo aver vissuto un’esaltante esperienza imprenditoriale, è stato per oltre trent’anni chimico in una struttura sanitaria. Non ha mai trascurato l’hobby della scrittura, che adesso coltiva nel suo “buen retiro” in un’isola delle Eolie. Ha scritto un libro di poesie (Fino a che regge il cuore), uno di prose e versi (Odissea minima), i romanzi Caro Vincenzo sul furto della natività del Caravaggio dall’Oratorio di San Lorenzo a Palermo (Bonanno Editore), Passi echeggiano nella memoria, Era mio padre, La pianta del tè (tutti Euno Editore) e vari racconti pubblicati su giornali e riviste.