Antonio Di Grado è stato professore ordinario di Letteratura italiana nell’ateneo catanese. Nel suo percorso di apprendista e poi di studioso ha avuto la fortuna di incontrare due grandi maestri come il filologo e italianista Salvatore Battaglia, cugino della madre, e Leonardo Sciascia. Quest’ultimo lo nominò direttore letterario della Fondazione che gli sarebbe stata intitolata: dal 1990 a tutt’oggi Di Grado svolge quest’incarico. Ha scritto un po’ di tutto; nei suoi libri più recenti si è occupato dei romanzi sull’anarchia (L’idea che uccide, 2018), delle mistiche (Le amanti del Loin-Près, 2019), delle congetture letterarie sull’Oltre (Al di là. Soglie, transiti, rinascite, 2020), degli scrittori del “ventennio nero” (Scrivere a destra, 2021).
Antonio Di Grado
Tutti i libri di Antonio Di Grado
Le pietre del Purgatorio. Dante tra dubbio e vanagloria
Vigilia della narrativa verghiana
«La produzione letteraria e il dibattito intellettuale nella città di Verga, prima dell’esplosione del genio dell’autore dei Malavoglia, erano terra di nessuno, ignorata e anzi evitata da critici e storiografi che perciò ben poco potevano dirci della genesi di quei capolavori. Occorreva attendere questa Vigilia di Carmelo Musumarra, che di Verga fu scrupoloso e appassionato esegeta, perché in quella terra disertata fiorisse un’imprevista ricchezza di nomi, titoli, tendenze, polemiche». Antonio Di Grado