Maria Bella Calabretta, acese e innamorata di Santa Venerina, è un’insegnante, poetessa-scrittrice e pittrice. Ha esordito nel 1991 con un romanzo-apologo Pino Occhio 2000, edito dalla casa editrice Prova d’Autore. È del 1992 La mia Acireale, Edizioni Eringio di Palermo. Nel 1995 ha pubblicato I miei primi nove mesi e una raccolta di poesie Imago, Editrice “Il Gruppo” e un’altra con l’Editore Greco dal titolo Nuvole e pietre. Molte delle sue opere poetiche sono state tradotte in inglese e utilizzate nelle scuole della Norvegia. Nel 1999 è uscita la seconda edizione di Pino Occhio 2000, completato con nove racconti. è del 2001 un libro di narrativa, Apriamo le porte alla fantasia. Negli anni ’80 ha partecipato come relatrice alle “Settimane culturali acesi”. Ha ottenuto lusinghieri consensi in vari concorsi di poesia e diversi premi che l’hanno spronata a continuare. La sua raccolta di poesie in lingua siciliana Chista è ’a vita
è stata presentata nel 2012 alla Libreria Mondadori di Catania e il Tg3 le ha dedicato un servizio. Nello stesso anno è stata la volta della seconda raccolta di versi in vernacolo, Tuttuliunu li pinseri. Nel 2013 una sua opera di narrativa, Ectoplasmi, ha ottenuto ampi consensi ed è stata adottata nelle scuole medie. Dopo oltre 20 anni ha pubblicato la seconda edizione di La mia Acireale con aggiornamenti di notizie, nuove favole e nuovi pensieri. Infine, ha deciso di dedicare ai luoghi di Santa Venerina una serie di favole originali che prendono spunto dai luoghi del cuore. Da tanti anni passa i fine settimana nella sua casa di Monacella, la frazione più alta del Comune di Santa Venerina, da lei denominata “La piccola Svizzera”.