Randagio Clandestino, alter ego di Mario Bonica, scrittore, regista e animatore culturale, nasce il secolo scorso. Pur non avendo la coda per scodinzolare, in una sua poesia degli anni ’70 dice di sé: “come un cane randagio m’hanno fatto / perché sono fedele come un cane, / sono buono, mansueto, mai non mordo / e porto a spasso cimici e pidocchi”. Crede fermamente nel valore etico del bello, nel valore estetico dell’etica e che il mondo in cui viviamo è il peggiore dei mondi possibili. Cambiarlo alla radice è un dovere etico ed estetico.