Salvatore Mirone nacque a Viagrande (CT) il 28 marzo 1816 da Diego e Serafina Nicolosi. Ad appena dodici anni, nell’agosto 1828, subì la perdita del padre, ma la madre si impegnò affinché Salvatore e i fratelli Giuseppe e Gaetano proseguissero negli studi. Nel 1836 i fratelli Mirone frequentarono l’Università di Catania, dove trovarono valenti professori e incontrarono molti liberali. Nel 1837 in Sicilia vi fu l’epidemia colerica e qualche patriota diffuse la notizia che la responsabilità fosse del governo borbonico. A seguito di ciò, a Catania e a Siracusa scoppiarono dei tumulti. Il governo borbonico reagì e giustiziò nella piazza della Statua (oggi piazza dei Martiri – Catania) alcuni patrioti, mentre altri furono condannati all’ergastolo. Nel 1848 scoppiò la rivoluzione a Palermo e nelle altre città dell’isola. Il re Ferdinando II di Borbone fu dichiarato decaduto. Nel mese di settembre Messina venne rioccupata dalle truppe borboniche e Catania reagì. A capo di uno dei battaglioni catanesi vi fu Salvatore Mirone, le cui vicende sono narrate nell’opera Storia del 5° Battaglione Catanese Soprannominato Corso. Salvatore Mirone morì a Viagrande il 29 marzo 1886 e venne seppellito nella cappella di famiglia, nel cimitero di Viagrande.