In questo libro si racconta di una mitica “coppia perduta”, due celeberrimi personaggi fatali dell’epica, distruttori e inquieti, reduci consapevoli dalla crisi culturale e giuridica del loro mondo. Un’atmosfera rarefatta e visionaria pervade questa storia originale, che, narrando il tormentato dialogo sentimentale tra i due, li intravede precursori delle spedizioni elleniche verso l’Occidente fino a una mitica fondazione… Un tributo devozionale di Salvo Salerno alle origini culturali della sua città e del nostro mondo “illuministico” in senso più generale. Per raccontarlo, l’Autore si è interamente immerso nella più pura e audace traslazione stilistico-narrativa, adoperando appositamente una raffinata formula di scrittura staccata dalla contemporaneità. «Si tratta di una scelta stilistica precisa che ha rispondenze anche con la struttura stessa del racconto… non sarà difficile osservare, infatti, che una forma di isolamento linguistico sottolinea a sua volta un parallelo isolamento narrativo… a ben vedere, un mondo a parte… Perché il mito, sotto la sua penna, assume ora anche questa nuova funzione, quella di guardare al futuro riscrivendo il proprio passato, che è come dire ricostruire una coscienza a partire da un’altra coscienza» (Gian Paolo Renello)
Un nuovo mondo sarà sempre possibile, se davvero lo vogliamo…
Salvo Salerno, siracusano, avvocato, già Consigliere dell’Ufficio Legislativo e Legale della Regione Siciliana, ha diretto per oltre tredici anni l’Ufficio Legale dell’Azienda Regionale Foreste Demaniali. Si è occupato di tutela dei beni ambientali e culturali, ricevendo anche l’attenzione della stampa nazionale per le sue attività professionali a tutela del Patrimonio. Ha pubblicato in materia di diritto degli Enti Locali e dei Beni Culturali. Cultore di storia e letteratura antica e classica, è attivo nella sua città, nelle associazioni di tutela dei beni storico-culturali e ambientali, oltre che in circoli letterari. Recentemente hanno scritto di lui: la Repubblica, Il Giornale dell’Arte, Eddyburg.it e Patrimonio SOS.
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