Giunto alla fine dei suoi giorni, Vilfredo Signore di Alençon, scrive una lunga lettera al nipote che si accinge a succedergli. Amico fedele e strettissimo collaboratore di Guglielmo Duca di Normandia, Vilfredo ricostruisce l’epopea che portò, nel 1066, il suo Signore a conquistare l’Inghilterra, passando così alla Storia come Guglielmo il Conquistatore. Il racconto degli eventi si mescola ai fatti personali, agli amori, alle incomprensioni, ai dolori e alle gioie di Vilfredo, Cavaliere di Normandia.
Claudio Ferro nasce a Padova nel 1961. All’età di cinque anni si trasferisce con la famiglia a Catania, dove trascorre tutta la sua giovinezza, compiendo l’intero ciclo di studi sino alla laurea in Giurisprudenza nel 1983. Nel 1986 viene assunto dall’Olivetti e si trasferisce a Ivrea; dopo circa due anni, lascia l’azienda per passare al Servizio Legale dell’Alitalia, a Roma. Torna a Catania nel 1999, lavorando dapprima come Responsabile Risorse Umane della SAC Aeroporto di Catania e, in seguito, come Direttore del Personale presso il locale stabilimento della STMicroelectronics, dove a tutt’oggi si trova. È sposato da ventotto anni e ha due figlie. Ha già pubblicato sei romanzi: Se il passato uccide (2007), Dalla parte sbagliata (2010), Nessuno muore per sempre (2011), Il silenzio dei padri (2012), La luger del Capitano Harald (2013) terzo posto al Premio Internazionale Città del Tricolore, Come un killer al buio (2014). Con l’inedito Delitto nello Champagne ha vinto il terzo premio nella sezione Inediti del Premio Letterario Mondolibro, nel 2008; l’anno seguente ha ottenuto lo stesso risultato con un altro inedito, Il collaborazionista.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.