Seppur d’impudenza s’avvolge la menzogna, di nauseabondo olezzo cosparge sempre il luogo dell’inganno.
XVI secolo a.C. Dopo anni di preparazione segreta, l’esercito di Tebe è ormai pronto alla battaglia e si accinge a liberare il nord dell’Egitto, da due secoli ormai dominio incontrastato del popolo invasore Hyksos. Divenuto padre per la seconda volta, il Re Sequenenra studia il piano di guerra con il suo amato compagno d’infanzia e primo ministro Sethnakt, ma nulla sospetta della sua infedeltà. Convinto dal Visir a invocare gli auspici del dio di Elefantina, il giovane sovrano si dirige sull’isola del vasaio Khnum privo di scorta, dove incontrerà la morte in un terribile agguato. Per nulla esaltato dalla notizia dell’assassinio del Faraone, il crudele Re di Avaris, Apofi, ordina al traditore anche l’uccisione dell’ultima minaccia egizia: la regina Ahhaotep. L’inganno però viene presto scoperto e l’orgoglio della corte tebana troverà nuova linfa per cominciare la guerra di liberazione.
Francesco Santocono è un giornalista catanese che ha iniziato la sua carriera occupandosi di arte, cultura e spettacolo. Laureato in Giurisprudenza e in Scienze Politiche delle relazioni internazionali, ha collaborato con numerose testate giornalistiche, tra le quali anche la rivista giuridico-scientifica “Mercati, Valori e Regole”, edita dall’Associazione Culturale “Ateneo”, di cui è stato direttore per qualche anno. Per l’impegno profuso nel settore dell’informazione sanitaria, nel 2006 ottiene il prestigioso riconoscimento internazionale riservato ai giornalisti “La Giara d’Argento”. Docente a contratto in alcune università italiane, conduce attualmente l’insegnamento di Diritto sanitario presso la “Giustino Fortunato” di Benevento. Studioso appassionato di egittologia, ha tenuto diversi laboratori di approfondimento per la disciplina di Archeologia presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania.
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