Giorno dopo giorno, alba dopo alba. E d’improvviso un coinquilino molesto ti nasce dentro, si nutre, vuole vivere. Ma la sua vita non è la tua. Vuole. Vuole la tua. Quel figlio illegittimo del tuo tumore pretende d’essere erede in vita della tua vita. Eppure, per paradosso, la malattia, il Leo di ognuno, apre gli occhi. Angela coglie i colori di una fotografia in bianco e nero e trasforma un percorso impervio in un’opportunità di coscienza, di consapevolezza, di forza. Finché un giorno, davanti al suo mare, Angela incontra finalmente il suo Leo. Un Leo stanco di fare il suo dovere burocraticamente e che vuole, per una volta, provare a capire perché Angela non lo teme, perché ad Angela non ha tolto il sorriso, l’ironia, l’entusiasmo. E, inaspettatamente, dopo un approccio timido e perplesso, Leo e Angela si parlano. E parlano, parlano, parlano a ruota libera. “Finalmente parlarsi. Questa utopia del parlarsi. Niente bluff, niente strategia, perché ognuno sa di cosa parla e mostra le sue carte, come alla fine di una mano di poker. Si guardano le carte. E, a volte, anche una coppia può far vincere…”.
Santino Mirabella e Angela Mazzola sono amici da 48 anni. Forse anche da prima, ma sicuramente anche dopo. Anche per sempre.
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