Una passeggiata notturna in compagnia del “signor Diavolo”, la tragica fine, in una notte di tempesta in mare, di compare ’Ntoni, vecchio pescatore, e dei suoi sette figli, la vecchia leggenda del monachicchio, la realtà di chi deve affrontare quotidianamente le problematiche dell’emarginazione, del rifiuto, perché la propria identità di genere viene vista come qualcosa di repellente. Racconti legati al presente e altri che arrivano da fatti di paese accaduti in tempi più lontani, che vagano dalla cronaca reale alla pura invenzione narrativa. Una raccolta di ricordi e avvenimenti che racchiude in sé personaggi, epoche e sentimenti diversi fra loro. Questi racconti sono finestre spalancate su mondi cari all’autore, che ci fanno intravedere l’amore per la terra di Calabria, con la sua anima forte e generosa, l’abbraccio ritrovato con amici perduti, i viaggi silenziosi degli emigranti, l’allegria delle feste di paese. Il tutto raccontato con una intensa partecipazione e con una profonda analisi dei caratteri dei vari personaggi.
Domenico Gullo è nato in un paese arbereshe della Calabria, ambienta le sue storie nella realtà dei paesi di minoranza linguistica, con temi incentrati sulle tradizioni culturali, sull’emigrazione, sulla memoria. Con molta umiltà cerca di far conoscere una realtà che uno scrittore come Carmine Abate, anch’egli arbereshe, ha portato all’attenzione del grande pubblico. Vive ad Amburgo. Ha già pubblicato La vecchia Legnano (2010), Angelo Loforese. Il tenore con la valigia pronta sotto il letto (2013) e, per i nostri tipi, La leggenda dell’ulivo bianco (2016).
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