Nele, rimasto orfano di madre a cinque anni, cresce in casa delle zie paterne. Di loro nessuna si sposa e lui si lega particolarmente alla più giovane e bella, Giulia, ma negli anni i suoi sentimenti per lei si trasformano in qualcosa di diverso del semplice affetto. La vicenda, ambientata prima a Ragusa e poi a Torino, si conclude nuovamente in Sicilia, dove Nele farà ritorno ormai ingegnere. Giulia ha un dono che la rende quasi magica e in una felice premonizione vede anche il futuro del nipote. Nele non vorrebbe lasciare la zia, per cui nutre ancora quella segreta passione, ma parte per Torino, dove lo attende il Politecnico. In treno torna alla sua infanzia e alla sua adolescenza. Mentre i vagoni carichi di emigranti vanno verso il Nord, per Nele si dischiude un altro viaggio, un viaggio a ritroso. Solo vivendo a Torino, a contatto di un amico di famiglia, si renderà conto di tante cose e finalmente comprenderà ciò che per anni gli è sfuggito, recuperando se stesso.
Booktrailer
Rita Piccitto è nata a Ragusa e vive a Brescia. Dopo la laurea in Filosofia, conseguita presso l’Università di Padova, ha lavorato a Bologna nel settore commerciale di un’azienda informatica. Dal 1986 insegna Lettere in un Istituto Tecnico di Brescia e collabora alle pagine culturali dei quotidiani “Giornale di Brescia” e “La Sicilia” di Catania. Ha conseguito numerosi riconoscimenti in concorsi letterari nazionali con i suoi racconti, pubblicati in antologie e raccolte. Nel 2005 ha vinto il premio di Narrativa italiana inedita “Arcangela Todaro Faranda” con la raccolta di racconti Caffè del Corso, pubblicata nello stesso anno. Nero d’avorio è il suo primo romanzo.
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