Le ombre delle nostre esistenze, che ci ostiniamo a far tacere in modo cosciente o inconsapevolmente, talvolta ci svelano quelle verità scomode e inconfessabili e, nel bene o nel male, spiegano chi siamo. È un atto necessario di coraggio e d’amore verso noi stessi conoscerle, ma per giungere a tale traguardo bisogna intraprendere il viaggio più lungo e arduo che ogni essere umano può affrontare, partendo dal microcosmo familiare che può essere l’origine di quelle ombre. Alessio, il giovane protagonista degli anni Ottanta di questo romanzo breve, spinto dal bisogno di trovare un’identità e l’affetto, che non ha mai avuto fino in fondo, e dalla voglia di sfuggire a una madre che egli non riconosce come tale e che lo ha affidato ai suoi stessi silenzi e tormenti, intraprende il suo viaggio andando incontro a un destino sorprendente: gli si sveleranno affetti e dolori inaspettati, vivrà di espedienti estremi che gli faranno sperimentare l’annichilimento mascherato di mondanità e piaceri materiali, fino a sfiorare gli inferi. Ma cosa l’attende, una volta varcata la soglia dalle ombre della sua esistenza, dopo aver smascherato gli inganni di un falso sole?
Roberto Russo nasce a Catania nel 1965. Scrittore e formatore, scrive per passione e considera la scrittura come un’importantissima occasione per osservare i propri pensieri da una prospettiva esterna, riuscendo a coglierne tutte le sfumature. Vincitore di numerosi concorsi letterari, si presenta al pubblico con il suo secondo libro, ma con il suo primo romanzo.
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