Fantasia o realtà? Una domanda che l’autrice lascia in sospeso, consentendo a ognuno la libertà e il tempo di maturare una scelta. In fondo, la fantasia non è altro che l’unione fra ragione ed emozioni che, insieme alle intuizioni, portano a varcare confini inesplorati per creare o scoprire nuove realtà. Una dopo l’altra, si aprono quattordici porte, tutte diverse, in attesa e appena socchiuse su un mondo che vuole rivelarsi solo nel rispetto dell’evoluzione di ognuno. Viene chiamato Aldilà, ma ci cammina accanto, il più delle volte talmente mimetizzato nella quotidianità da essere totalmente ignorato. Non è il mondo degli spiriti, ma quello della coscienza che si apre attraverso esperienze vissute, rivelazioni raccolte sulla strada dei sogni. In Spiritual Network. In fondo basta ascoltare le due realtà, materiale e spirituale, diventano interattive, in un reciproco scambio di messaggi, di emozioni, di occasioni di crescita. Solo l’amore consente l’incontro, unica chiave per dare vita a ognuno dei due volti dell’esoterismo, rivolti l’uno verso l’altro e pronti a dialogare nel più semplice e intenso dei modi. I protagonisti dei quattordici racconti, alla fine, si raccolgono attorno all’autrice per un’ultima rivelazione sulla vita che ci attende appena poco più in là.
Francesca Vitale, giornalista professionista, è nata a Messina e da lungo tempo risiede a Catania. Nel corso degli anni in cui ha svolto la sua attività, presso quotidiani locali e RAI Regione, ha sentito il bisogno di osservare un’altra realtà che ha avvertito, altrettanto concreta, nei fatti di cronaca dei quali ha scritto. Un percorso interiore l’ha portata a indagare le più intime motivazioni delle azioni umane, sociali e psicologiche. Il primo prodotto di questa ricerca, Mafia: anime prigioniere (2008), affronta il fenomeno criminale per eccellenza da un’angolazione del tutto nuova. Successivamente, esperienze personali, studi e intuizioni l’hanno indotta a un percorso esoterico. Ne è derivato un notevole raccolto di emozioni e il bisogno di condividere, obbedendo al principio di fondo della sua professione: comunicare per donare agli altri il frutto di una ricerca i cui risultati non devono mai essere egoisticamente trattenuti.
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