Pare che fosse una randagina di circa due o tre anni, un incrocio tra un husky siberiano e un terrier. Inizialmente le fu dato il nome di Kudrjavka, per via della coda a riccio. È passata alla storia col nome di Laika, sebbene in tutta la sua vita non avesse mai abbaiato che assai raramente. Solo quando la rinchiusero in quella gabbia volante e la lanciarono nello spazio (per un viaggio di sola andata) lei abbaiò così tanto per poi tacere per sempre.
Randagio Clandestino, alter ego di Mario Bonica, scrittore, regista e animatore culturale, nasce il secolo scorso. Pur non avendo la coda per scodinzolare, in una sua poesia degli anni ’70 dice di sé: “come un cane randagio m’hanno fatto / perché sono fedele come un cane, / sono buono, mansueto, mai non mordo / e porto a spasso cimici e pidocchi”. Crede fermamente nel valore etico del bello, nel valore estetico dell’etica e che il mondo in cui viviamo è il peggiore dei mondi possibili. Cambiarlo alla radice è un dovere etico ed estetico.
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