Cuori altrove
Un cappuccino tiepido con molta schiuma
La bambina di nome Etna. L’Etna raccontata ai ragazzi
Buio inverso
“Il cuore è così, non ha tessuto, è scoperto, non forma cicatrici. Niente si sana, tutto resta lì raggrumato. Il segreto è non sfregare troppo, oppure farlo con cura. Celeste era stanca, spossata. Più Nunù voleva urlare più lei ingeriva aria ed espirava il dolore. Non era triste, la tristezza presuppone uno stato d’animo e lei l’anima l’aveva dispersa fra le lacrime di Nunù.”
Il secolo breve tra guerre mondiali ed emergenze sanitarie
I giovani e il calcio. Volume III (1974-1982)
La leggenda della primavera
L’arte della variazione: il moralista imperfetto. Ettore Majorana, un intellettuale al bivio
Vigilia della narrativa verghiana
«La produzione letteraria e il dibattito intellettuale nella città di Verga, prima dell’esplosione del genio dell’autore dei Malavoglia, erano terra di nessuno, ignorata e anzi evitata da critici e storiografi che perciò ben poco potevano dirci della genesi di quei capolavori. Occorreva attendere questa Vigilia di Carmelo Musumarra, che di Verga fu scrupoloso e appassionato esegeta, perché in quella terra disertata fiorisse un’imprevista ricchezza di nomi, titoli, tendenze, polemiche». Antonio Di Grado