«Fin dal tempo dell’antologia I poeti di vent’anni, di Mario Santagostini, uscita agli albori del secolo, la figura di Francesca Moccia si era imposta come una delle più singolari e già mature delle nuove generazioni. Questo per l’arditezza della logica interna ai suoi testi e per il fascino che i suoi irriducibili accostamenti di situazioni e immagini sapevano sprigionare. Con il passare del tempo, Francesca si è mantenuta perfettamente fedele a se stessa, al suo modo di intendere la poesia, che per certi aspetti potremmo semmai accostare a quello di Amelia Rosselli, continuando nella verità del suo procedere arduo, del tutto indifferente alle linee letterarie o alle mode dell’epoca. Ecco allora che ci arriva con questa sua opera, Entroterra, ad attrarre e insieme a turbare, come sempre deve essere per la vera poesia. Ad attrarre perché ci cattura nelle maglie sottilissime del suo pensiero per immagini, del suo speciale rapporto con l’esserci, e a turbare per la circolazione di un misterioso dolore interno ai suoi versi, pur nella piena sobrietà dei suoi accenti. E anche il tu imprecisato ed evanescente, a cui a tratti si rivolge, è parte di questo suo procedere, spesso oscuro e assolutamente mai banale». (Dalla Prefazione di Maurizio Cucchi)
Francesca Moccia è nata a Ponte (Benevento) nel 1971. Ha pubblicato La muffa del creato (LietoColle, Como 2005), Wilderbeast (con Jack Underwood, EDB, Milano 2013), erbaluce (disegni di M. Dagnino, Edizioni L’Arca Felice, Salerno 2015). Sue poesie compaiono ne I poeti di vent’anni (a cura di M. Santagostini, Stampa, Varese 2000), Nuovissima poesia italiana (a cura di M. Cucchi e A. Riccardi, Mondadori, Milano 2005), Quadernario. Almanacco di poesia (a cura di M. Cucchi, LietoColle, Como 2015), Bisestile di poesia 2016 (EDB, Milano 2016), Velocità della visione. Poeti dopo il Duemila (a cura di A. Pellegatta e M. Corsi, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Milano 2017); su riviste cartacee e online (Anthos, Il Monte Analogo, Atelier).
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.