Biscariopoli, perché la storia del porto della città di Catania è intrecciata irrimediabilmente con quella della sua classe aristocratica e amministrativa. Gli studi raccolti in quest’opera tracciano una rotta utile per comprendere i motivi che da un secolo all’altro hanno contribuito a privare Catania del suo mare e di un porto all’altezza delle sfide della contemporaneità. Tino Vittorio elabora una filosofia politica del mare (Maritorio); Daniele Cavallaro racconta la storia del porto-gebbia in età moderna; Gianluca Vittorio affronta i velletarismi portuali del primo Novecento; Angela Bruno raccoglie le testimonianze di portuali, universitari, ingegneri, spedizionieri e pescatori.
Tino Vittorio (1946), docente di Storia Contemporanea, di Storia del Mezzogiorno e di Metodologia della Ricerca Storica all’Università di Catania. Ha scritto tra l’altro: Sciascia, la storia ed altro (Sicania 1991); La mafia di carta (Guaraldi 1998); Storia del Mare (Selene 2005); I manichini di Renzo (Selene 2009); Italian Serendipity (Bonanno 2012); Melenzanologia (Bonanno 2014).
Daniele Cavallaro (1982), laureato in Scienze Storiche e Politiche a Catania con una tesi sull’operaismo italiano.
Angelina Rita Bruno (1966), laureata in Scienze Politiche indirizzo Storico-Politico, è bibliotecaria presso la Biblioteca-Archivio Storico della Città Metropolitana di Catania.
Gianluca Vittorio (1978), scrittore. Ama perdersi e stupirsi e cercarsi nelle metropoli. A Milano ha dedicato una potente scrittura: Ti prendo in Milano d’autore di Gabriella Kuruvilla (Morellini 2014).
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