Oggi lo chiamano nu-folk e, da quando è mainstream, sembra un po’ di plastica. Antonio Monforte, invece, questo “stile” ce l’ha nella carne. In Fuoco Nero echeggiano gli anni Settanta, quelle immersioni musicali allucinogene che arrochivano la voce di Tom Waits. (Ottavio Cappellani)
Nel CD: 1. Fudda e malavinnita (A. Monforte – A. Panebianco – A. Monforte) – 2. Fuoco nero (A. Grasso – A. Monforte) – 3. Il sogno (A. Monforte) – 4. La città dorme già (A. Monforte) – 5. A zita (A. Monforte – A. Panebianco – A. Monforte) – 6. E non passa mai (A. Monforte – A. Panebianco – A. Monforte) – 7. U Santu (A. Monforte – A. Panebianco – A. Monforte) – 8. Non respiro più (F. Ferrera – A. Monforte)
Videoclip U Santu
Antonio Monforte è un cantautore impegnato in progetti musicali in dialetto siciliano che vedono, tra i pezzi più apprezzati, canzoni come Sugnu Pazzu, colonna sonora del cortometraggio Desiderio in amore (Vincitore del Premio “Peppone d’Oro” al festival di Brescello 2005) e finalista al premio Massimo Troisi. Nell’estate del 2008 vince il Premio “Rosa Balistreri”, terza rassegna organizzata dall’assessorato alla cultura del Comune di San Giovanni La Punta. Nel 2009 partecipa al Festival della Nuova Canzone Siciliana, condotto da Salvo La Rosa, e nel 2010 vince il Linguarock Festival e il Telethon Music Festival. Nel 2010 partecipa, per il secondo anno consecutivo, al Festival della Nuova Canzone Siciliana con Vota Babbacallo. Nel 2013 riceve il Premio “Ara di Giove”. Dopo Semu siciliani e un anno trascorso tra sala di registrazione e studio di missaggio, Antonio Monforte torna oggi sulle scene con Fuoco nero.
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