Guia Jelo, fra i suoi tanti volti di attrice e artista, ora anche autrice sui generis di un libro contenente le tante lettere indirizzate alla rubrica di successo jelodicoaguia (tenuta su “Sicilia in Rosa”, il magazine femminile del quotidiano “La Sicilia”), e le sue intense e a volte bizzarre risposte. Un “libruccio”, come ama definirlo teneramente e pudicamente lei, ricco di singolari neologismi, come lo stesso titolo Donna Giudizia. Un coraggioso “revival” della famosa rubrica La posta del cuore di Donna Letizia degli anni ’60 e ’70, passionale… avvincente e simpatico, che potrebbe anche accompagnare le vostre letture estive, sotto l’ombrellone, davanti all’adorato mare, con le mani ancora unte di abbronzante e crema protettiva.
«Terra e fuoco i suoi elementi, àncora e scintille, guizzo animale e umanità profonda. […] Fragile la Guia donna, piena di mille insicurezze, ancora alla ricerca di risposte, curiosa, come dice di sé nel libro “mi evolvo rimanendo bambina” […] Donna Giudizia è lo scrigno che racchiude i tesori di Guia, le risposte date nel tempo in questa sorta di posta del cuore e dei sentimenti ai suoi lettori, anime peregrine alla ricerca di facili verità e soluzioni […] Il suo innato umorismo, la sua intelligente ironia le danno la sapienza (sì proprio la sapienza, dunque Donna Giudizia in quanto giudiziosa senza giudicare!) di giocare con i suoi consigli e immeritatamente di considerarli “consigli da cortile” paragonati ai consigli “da salotto” di Colette Rosselli mentore e ispiratrice». (Dalla Prefazione di Maria Rosaria Gianni)
Guia Jelo, nata Guglielmina Francesca Maria Jelo di Lentini (Catania, 1952), Cavaliere della Repubblica Italiana dal 2015, è un’attrice siciliana di forte temperamento. Passionale, inquieta anche nella vita, sa donare ai suoi personaggi una grande umanità che le appartiene nella sua natura di artista e di donna di grande cuore, seppure bizzarra e particolare. Amata e popolare soprattutto nella sua Sicilia, si è affermata in campo nazionale in teatro, cinema e televisione, con ruoli da protagonista, coprotagonista e antagonista. Si è formata al Teatro Stabile di Catania col maestro Giuseppe Di Martino e al Piccolo di Milano con Giorgio Strehler. Scoperta da Turi Ferro, si è diplomata nel 1974 alla scuola del Teatro Stabile di Catania, dove ha debuttato per la prima volta con Vita dei campi di Giovanni Verga nel ruolo di Nedda, per la regia di Lamberto Puggelli.
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