L’altro sé che questo saggio svela è il mito narrativo che pervade la narrazione nazionale degli italiani: l’alterità interna all’Italia che si materializza nella rappresentazione del “Sud”. Da questa alterità scaturisce non solo la proliferazione dei ben noti stereotipi, tipicamente orientalisti, su tutto ciò che ha a che fare con il Meridione d’Italia; scaturiscono anche delle buone ragioni per esprimere un‘opposizione, un’alternativa, ogni volta che delle affermazioni identitarie dominanti diventano troppo stringenti e oppressive. Questo è successo nelle vicende letterarie del Novecento, la nascita e lo sviluppo di modalità di rappresentazione che hanno raccontato l’alterità italiana. Ricostruendone le ragioni all’interno della nostra storia culturale, questa nuova prospettiva rende l’esperienza letteraria italiana commisurabile e confrontabile con le esperienze letterarie di altri paesi e culture rispetto a temi di ampio respiro come l’identità, l’alterità, l’eurocentrismo. E riconosce una posizione di avanguardia e di rilievo internazionale ad alcuni scrittori del secolo scorso come Ignazio Silone, Carlo Levi, Vitaliano Brancati, Pier Paolo Pasolini, Leonardo Sciascia.
Lorenzo Perrona è critico letterario e insegna nelle scuole. È nato a Genova e vive a Vendicari, in Sicilia. Ha partecipato alla creazione di progetti come il festival di cultura cinematografica Sguardi australiani (Genova-Camogli, 2002-2006). Ha pubblicato saggi di critica postcoloniale con Jaca Book, Rodopi, Monash University e-Press. Per Le Lettere ha curato e tradotto nel 2003 un romanzo australiano, Gatto selvaggio cade di Mudrooroo. Collabora alle pagine culturali del “Corriere del Ticino” e de “La Sicilia”.
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