Il mistero dei Guerrieri di Riace. L’ipotesi “siciliana”
Cosa è successo a Riace nell’agosto del ’72? Esiste davvero il “terzo Bronzo”? E che fine avrebbe fatto? Perché non si è trovata alcuna traccia della nave con cui affondarono? E, soprattutto, perché l’archeologo Ross Holloway scrisse che furono trovati in acque siciliane e poi nascosti a Riace? Un giallo archeologico che si legge tutto d’un fiato, come in un thriller…
Pillole di eresìa. Contribuiscono alla digestione delle banalità politicamente corrette… e di ben altro ancora
La porta socchiusa. Degenza e convergenza emotiva
«La speranza aiuta e non è, come qualcuno dice, un inganno. È piuttosto un fil rouge che accomuna tutte queste storie di morte e di rinascita, di metamorfosi fisica e psicologica, al termine della quale la donna che riemergerà non sarà più la stessa. Sarà diversa, forse migliore. Sicuramente, però, sarà viva. E alla fine questo è quello che conta». (Dalla Prefazione di Annamaria Zizza)
Don Peppino Di Bartolo e la pasticceria acese. Un ricettario ritrovato
Oltre la gabbia. La parola e le sue ali. Saggi e variazioni
Un percorso letterario che attraversa il travaglio di una irripetibile generazione artistica travolta dal naufragio della grande utopia rivoluzionaria, in una silloge di scritti che si snoda attraverso le spesso tragiche parabole artistico-esistenziali di grandi figure della cultura russo-sovietica, autentiche icone della capacità dell’arte di opporsi e sopravvivere alla tirannia.
Un Presidente visionario. Rino Nicolosi, un siciliano che guardava oltre
Pacificarsi per guarire. Mindfulness e Coerenza cardiaca per facilitare l’autoguarigione
Evoluzione storica del paesaggio ionico etneo dall’antichità ai nostri giorni. Atti del convegno di studi
«Siamo arrivati alle sei del mattino a Riposto, bel villaggio marinaro sotto l’Etna. Abbiamo preso cinque muli per noi ed i nostri domestici, e con alcune provviste ci siamo incamminati per salire verso la parte più elevata dell’Etna dove si trova questo famoso castagno. Siamo giunti intorno alle dieci, passando da Giarre, La Macchia e S. Giovanni, che sono (bei borghi) situati nella parte più bella e fertile del paese; i cui abitanti ci hanno deliziato con i loro modi gentili e la loro cordialità. Alle dieci siamo arrivati al castagno e siamo scesi dai muli […]».
Dierkens, Voyage en Sicilie (1778)